Una "moda" diffusa tra gli anni Settanta e Ottanta ha portato a posizionare conifere di alto fusto presso giardini privati, parchi pubblici e aiuole spesso a distanza molto ravvicinata da edifici e strade. Soprattutto i cedri (Cedrus deodara, Cedrus atlantica, Cedrus libani) e gli abeti messi a dimora in quegi anni raggiungono oggi altezze anche superiori ai 30 metri. In determinate condizioni alberi di queste dimensioni possono essere pericolosi per persone e cose quando collocati nei pressi di luoghi di intensa frequentazione. La caduta di branche o il ribaltamento degli stessi alberi possono, infatti, essere eventi di grande rilevanza economica per l'entità dei danni a cui privati e pubbliche amministrazioni sono costrette a far fronte.
In genere simili fenomeni avvengono in occasione di forti temporali estivi o di nevicate importanti e coinvolgono alberi affetti da carie e da gravi
problemi di stabilità. Tali problemi possono riguardare i fusti e le radici. In quest'ultimo caso soprattutto le irrigazioni molto frequenti per il
mantenimento dei prati possono contribuire significativamente, a causa dell'eccessiva umidità, ad attacchi funginei e marciumi radicali.
Il rischio di cadute e ribaltamenti può essere elevato anche quando gli alberi appaiono forti e vigorosi. Quando gli alberi, infatti, hanno
a disposizione solo pochi metri quadri di terra libera da pavimentazione, le radici tendono ad occupare solo quella parte esponendo le piante
ad una stabilità certamente non ottimale. I grandi cedri immersi nel tessuto urbano se da un lato qualificano gli spazi, dall'altro richiedono un'attenta valutazione per la pianificazione di una corretta gestione.
Le variabili da considerare sono numerose e le condizioni del contorno sono determinanti per decidere il da farsi.
Ogni situazione è unica e devono essere considerati anche interventi straordinari (lavori su fognature, impianti d'illuminazione, irrigazione, ecc.)
che potrebbero aver pesantamente condizionato lo stato delle radici e del terreno circostante. Sebbene un regolamento del verde che obbliga al consulto di esperti dottori agronomi è preprogativa ancora di pochi comuni, prima di procedere ad azioni irreversibili quali abbattimenti e potature energiche che, non sono mai la soluzione per queste specie, è indispensabile la consulenza di dottori agronomi regolarmente iscritti agli albi professionali.
Il danno fatto da potature e abbattimenti inopportuni e improvvisati è sicuramente sempre maggiore della parcella di un professionista onesto!
Andrea Bucci dottore agronomo a Milano, Monza, Pavia, Lodi, Bergamo e Brescia. Agronomo Milano.
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