01.11.2014 23:09
L’epoca delle viole e delle rose è finita! Pur essendo piante molto belle e assai diffuse, dotate di fioriture importanti, richiedono una notevole manutenzione. Infatti, se la coltivazione delle rose è caratterizzata da operazioni ricorrenti quali concimazioni, diserbo, potature e trattamenti fitosanitari, le viole spesso mal si adattano a essere collocate in aiuole e giardini in quanto necessitano di una temperatura costante (in inverno fa troppo freddo e in estate troppo caldo) e tollerano poco l’esposizione al sole nei mesi estivi. Ecco così che le piantine comprate durano poche settimane e presto vanno sostituite. Discorso simile per moltissimi fiori annuali che spesso sono selezionati in contesti tropicali e che quindi hanno esigenze di fotoperiodo e temperatura molto diverse da quelle presenti alle nostre latitudini. Anche begonie, garofani, petunie, erike e surfinie sono più adatte a essere utilizzate in vasi sul balcone, proprio perché necessitano di condizioni più controllate e una frequente rimozione dei seccumi. Se questo vale per i giardini privati è ancora più vero per le aiuole e i giardini pubblici che necessitano di scelte molto pratiche capaci di garantire un buon effetto estetico ed ambientale e una gestione il più semplificata possibile.
Quindi, quali piante da privilegiare per questi contesti?
Una scelta sostenibile è sicuramente quella di puntare sulle graminacee poliennali. Si tratta di piante caratterizzate da un buon vigore vegetativo e che quindi riescono, senza una manutenzione onerosa, a garantire foglie rigogliose. Sono piante rustiche che si adattano a diversi contesti e che, nonostante non presentino di norma colori accesi e diversificati, sono talvolta caratterizzate da forme di fiori e foglie piuttosto insolite. Sono piante perenni e che quindi non necessitano di essere riseminate ogni primavera. Inoltre, la presenza nella maggiorparte delle specie di rizomi e organi di riserva speciali nel sottosuolo consente di mantenere le piante in buona salute anche per diversi anni.
Ecco una veloce carrellata delle graminacee che si prestano a essere utilizzate per giardini e aiuole.
Miscanto
È una pianta originaria dell’America del Nord ed è in grado di formare corpi verdi molto vigorosi, che possono sembrare delle vere e proprie pareti. Nota anche come erba elefantina presenta diverse varietà con screziature molto particolari delle foglie, che sono sempre molto allungate e terminano a punta. Nei climi europei ha mostrato un ottimo adattamento. Si propaga per rizomi. Raggiunge un altezza superiore al metro a mezzo.
Pennisetum
Esistono due specie appartenenti a questo genere, utilizzate a scopo ornamentale. Si tratta di una pianta molto rustica la cui fioritura e il portamento sono di particolare pregio conferendo eleganza e ricercatezza ai giardini.
Panicum virgatum
È una pianta originaria del Nord America caratterizzata da un portamento cespitoso. Molto indicata per riempire spazi vasti con terreno povero.
Festuca ovina
Taglia bassa (20-40 cm), con cespi compatti e foglie sottili di color verde-grigiastro, presenta esigenze ambientali minime. Poco esigente, si adatta anche a terreni magri e a climi freddi e siccitosi. Portamento cespitoso.
Hordeum jubatum
Ricorda molto l’orzo tanto da essere caratterizzato da eleganti spighe argentate nel periodo estivo. Raggiunge un'altezza massima di 40 cm - 50 cm.
Arundo donax
Si tratta della canna comune che, arrivata dall’Asia, oggi è ritenuta infestante di numerosi contesti urbani. Eppure esistono diverse varietà variegate con striature molto caratteristiche capaci di conferire effetti stupefacenti nei giardini più spaziosi. Possiede dei rizomi che garantiscono l’attecchimento anche nelle condizioni più difficili.
Stipa calamagrostis
Forma cespi piuttosto fitti e presenta una fioritura che persiste anche durante l’inverno. Tollera molto bene la siccità.