Agronomo Milano: gestire il verde

Un piano del verde per il rinnovo del patrimonio arboreo

11.11.2014 20:26

Alberi assassini? La colpa è dell’uomo!

Le copiose piogge di questi giorni stanno portando al centro dell’opinione pubblica la necessità di una costante manutenzione del territorio.
Territorio messo alla prova dal cambiamento climatico ormai sotto gli occhi di tutti. Manutenzione che va estesa anche al verde urbano e in particolare alle alberature stradali. È notizia proprio di questi giorni dell’albero caduto in piazza Vesuvio a Milano che solo per un caso non ha fatto nessuna vittima.

Di seguito una brevissima cronaca degli ultimi mesi:

"Uccisa da una palma. È successo la settimana scorsa a Catania, nella centralissima piazza Cutelli, dove una donna è morta sotto una palma sradicata dal forte vento. La vittima, Patrizia Scalora, 49 anni, era seduta su una panchina con la figlia di 19 anni che si è salvata per miracolo ed è rimasta illesa. La madre è deceduta sul colpo, e la figlia è ora sotto choc. Stesso scenario a Napoli lo scorso giugno dove un pino secolare è crollato addosso ad un auto uccidendo la proprietaria al volante".

Gli alberi rappresentano una risorsa irrinunciabile per la qualità della vita delle città, eppure se trascurati possono diventare pericolosi. Un albero è un essere vivente e quindi nasce, vive, si riproduce, si ammala e naturalmente muore.

Gli alberi in città possono sopravvivere da alcuni decenni fino a centinaia di anni; le variabili in gioco sono moltissime: dalla specie al contesto presente attorno alla pianta. Infatti, la città presenta condizioni molto diverse rispetto al bosco dove la maggiorparte degli alberi è abituata a vivere. Umidità della terra e dell’aria, l’inquinamento, le temperature più alte e l’interazione con asfalto e automobili rende il contesto urbano non ideale per la crescita delle piante. In genere, in città olmi e tigli nelle condizioni ottimali possono durare 30-40 anni e più, mentre i pioppi già dopo 20 anni possono mostrare i primi segnali di degradazione e senescenza. Alberi,invece, come Prunus e alberi di giuda possono mostrare senescenza prima dei 20 anni d'età sopratttutto se posizionati lungo viali trafficati.
 


Ma come accorgersi che un albero è giunto a maturità o che sta diventando pericoloso?

Alcuni sintomi possono destare un primo allarme.

È bene osservare attentamente il tronco e notare la presenza di distacco della corteccia, di attacchi funginei o inclinazioni sospette rispetto al piano campagna, nonchè di strutture insolite (rigonfiamenti, fessurazioni, costolature, carpofori sulla superficie). Lo stato della chioma non sempre è un criterio affidabile: spesso gli alberi con importante degradazione del legno presentano una chioma vigorosa e in buona salute.

Altrettanto importante è l’osservazione di radici particolarmente superficiali, branche che mostrano diverso carico rispetto alle altre e ferite di potature mal condotte e non cicatrizzate. In caso di forte vento e temporali il movimento degli alberi non deve preoccupare, al contrario di inclinazioni improvvise e permanenti proprio a seguito del maltempo o di lavori che hanno interessato aree adiacenti al colletto. In questo ultimo caso è bene rivolgersi
immediatamente all'agronomo di fiducia.

Per quanto riguarda la pericolosità degli alberi ad alto fusto la risoluzione sta tutta nella prevenzione e in un piano del verde che preveda una programmazione e pianificazione di messe a dimora e di abbattimenti coerentemente con i cicli vitali delle piante e delle condizioni del contorno. Questo consentirebbe un rinnovo ciclico e mirato del verde urbano riducendo drasticamente la probabilità di cadute e schianti.

Attualmente i regolamenti del verde dei comuni indicano le norme più utili alla corretta gestione ordinaria del verde ma è molto rare trovare la formulazione di un vero e proprio piano del verde che impedisca l’eccessivo invecchiamento delle alberature stradali. Invecchiamento che è un problema di gran parte degli alberi delle principali città italiane. Questo non significa che tutti gli alberi con più di 30-40 anni andrebbero rimossi, ma che andrebbe effettuata una verifica puntuale in cui la cittadinanza deve essere coinvolta. Infatti, se è scorretto abbattere alberi in piena salute per motivi sciocchi, è altrettanto sbagliato opporsi alla rimozione di alberi che, dopo un attento esame di esperti qualificati, ne attesti la pericolosità. E in queste scelte è fondamentale coinvolgere attivamente la cittadinanza che quotidianamente vive i benefici degli alberi cittadini.

Qualora alberi di grandi dimensioni presentino solo uno dei sintomi elencati sopra è importante sottoporre l’albero a verifica della stabilità (VTA) anche per mezzo di analisi strumentale, sempre sotto la super visione di un Dottore Agronomo, regolarmente iscritto all’Ordine professionale.
 

Le alberature stradali e gli alberi di grandi dimensioni necessitano di una frequente rimozione del secco e dei rami malati (e non di potature radicali) che possono essere accompagnata dalla verifica puntuale di eventuali carie che minano la stabilità degli alberi. Questo approccio mantenuto ogni 2-3 anni può scongiurare brutte sorprese.
 

 

Contatti

Andrea Bucci dottore agronomo a Milano, Monza, Pavia, Lodi, Bergamo e Brescia. Agronomo Milano.

bucci.agronomo@gmail.com

Via Boccaccio 2
Cesano Boscone (Milano)

Verifica della stabilità degli alberi (Visual tree assessment - VTA), programmazione di potature, abbattimenti e sostituzioni di alberi di alto fusto. Progettazione, gestione e idee per la manutenzione di giardini, terrazzi, alberi e tutte le classi di verde pubblico e privato. A Milano e provincia...ma non solo!


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